Come tutti sanno, durante la Settimana Santa, esiste l’antica tradizione di visitare sette chiese della Città Eterna ; tale tradizione è stata iniziata da san Filippo Neri.

Quest’usanza si è diffusa in varie parti del mondo, e, nel nostro caso, ciò è avvenuto grazie alle sane tradizioni ricevute dalla nostra cara Congregazione; così anche noi, come missionarie, abbiamo potuto farla arrivare fino in Albania.

Il gruppo che ha partecipato era formato dalle ragazze della nostra residenza ( dieci ragazze con un’età compresa tra gli 11 ed i 18 anni), e venti giovani della nostra parrocchia di Troshan.

 

 

Siamo partiti dalla Chiesa del Carmelo, che dista dieci chilometri da casa nostra, alle ore 15 del Mercoledì Santo , dando così inizio al nostro pellegrinaggio; prima di partire abbiamo pregato il primo Dolore della Vergine, concludendo l’orazione con un canto mariano.

Vale la pena trascrivere un testo esplicativo delle prime due chiese che abbiamo visitato. “Monsignor Vinçenc Prennushi, quale vescovo di Sapa, risedette a Nёnshat, in cui, su una collina, come sulla cima di una montagna, si trovava la sede episcopale, e, di lato, la sua chiesa. Casa e chiesa erano le uniche realtà presenti su quella collina. Apparentemente quasi inaccessibili ed inespugnabili, furono comunque fatte saltare in aria dalle mine lanciate dagli aerei del regime comunista, affinché potesse essere cancellata addirittura la memoria di una presenza cristiana così significativa ed autoritaria. Su quei resti, insieme alle poche rovine che rimangono, sorge ora un suggestivo e mistico monastero di vita contemplativa, che appartiene ad una comunità di suore Carmelitane. In questo modo venne fatta giustizia cristiana!”[1]

La seconda Chiesa è stata l’ “Antica Cattedrale” che si trova sulla cima di una piccola montagna vicina, per raggiungere la quale era necessario scendere la montagna su cui si erge il Carmelo, e salirne un’altra. Da giù si scorgeva una piccola collina, facilmente raggiungibile. Tuttavia, mano a mano che avanzavamo, ci accorgevamo che  il cammino era più difficile del previsto, ma i giovani partecipanti hanno affrontato con entusiasmo questa “difficoltà” improvvisa.

La Chiesa era di pietra, e, poiché è stata costruita prima del comunismo, si trovano lì le sepolture di alcuni vescovi della diocesi di Sapa.

Dopo aver pregato ed aver intonato un canto, ci siamo riposati un pochino, contemplando il magnifico paesaggio che da lì si poteva ammirare.

La discesa è stata di certo più facile della salita! In pochi minuti infatti siamo arrivati presso la successiva chiesa, che comunque non era molto distante, e che è gestita dai Frati Cappuccini. Essa è di recente costruzione, e sostituisce una piccola cappella che abbiamo visitato, e che è stata la quarta chiesa del nostro pellegrinaggio.

Il percorso fino alla quinta chiesa si trovava su una strada asfaltata tra campi e tenute, in cui si potevano vedere alcuni pastori con i loro greggi, così come persone che coltivavano, e vari animali. Mentre camminavamo abbiamo approfittato per fare merenda. Siamo poi arrivati alla chiesa di Krajnë, dedicata al Buon Pastore. Appena arrivati tutti sono corsi a bere (i giovani infatti, poco organizzati, non avevano portato per il viaggio nemmeno una bottiglia d’acqua). Dopo di ciò abbiamo proseguito fino alla Chiesa di “Fishta”, che è una cappella della nostra parrocchia, dedicata a “Nostra Signora degli Angeli”. Una volta arrivati non è stato difficile notare la stanchezza dei pellegrini, che sono rimasti seduti nel tempio anche dopo le preghiere.

L’ultimo tratto è stato davvero una sfida! Tanti tra i più piccoli hanno avuto bisogno di vari incentivi per continuare a camminare o per accelerare il passo. Comunque, nonostante tutto, siamo arrivati a destinazione presso la nostra parrocchia “Natività di Maria”, alle ore 20, concludendo il pellegrinaggio con un canto dedicato alla nostra Madre del Cielo.

Ringraziamo Dio e Maria Santissima per questa bella esperienza che abbiamo avuto.

Esprimiamo la nostra gratitudine come membri della nostra cara Famiglia Religiosa cercando di essere a nostra volta fedeli al carisma, prolungando l’Incarnazione di Gesù Cristo in .

Gesù e Maria, Maria e Gesù!

Suor Maria Virgo Potens.

Comunità “Santa Teresa di Calcutta”, Troshan – Albania,

[1] PADRE LEONARDO DI PINTO O.F.M. , Septiembre 2016